mercoledì 10 marzo 2010

GIORNO 12

Ore 7. Notte da tregenda, i 40 venti di Capo Horn sono sbarcati in Sardegna. Vento d’acqua, a secchiate, per tutta la notte. Senza luce, con spifferi d’aria gelata. Questa è Cala d’Oliva, carcere di disperati.

Ore 7,30. Pietro Marongiu inneggia a Manitù, nel ciglio di una scogliera a Cala Sabina. Sarà ascoltato dalla divinità della celeste prateria?

Ore 8. Un gruppo di cinghiali incazzati si avvicina da noi. Dicono “a fora sos istranzos!”, forse gli stranieri siamo noi.

Ore 9. Discutiamo sul servizio che Rai3 alle 11.30 ci dovrebbe dedicare. È un’occasione importante. Nel frattempo leggiamo su Facebook il nostro book dell’isola dei cassintegrati. Ci colpisce il commento di un signore di Bolzano, che scrive: Dove sono i sindacati nazionali? Immediatamente risponde un sassarese, con lo spirito goliardico che li contraddistingue: “In casinu che zi li ponghiani!!”.

Ore 10. Forse dovremmo essere più moderati con i sindacati nazionali. Avendo completato il nostro dizionario di impropreri nei loro confronti, abbiamo deciso che per qualche giorno non li menzioneremo più.

Ore 10.45. Tempo sempre tremendo. Da dove prenda le previsioni il nostro metereologo Peppino non è dato sapersi. Oggi aveva previsto bonaccia, insultato anche lui.

Ore 11.30. Bellissimo servizio a Rai3 su di noi, si collegano anche con la torre Aragonese, la nostra Houston, la centrale di controllo, il nostro avamposto dal quale partono tutte le iniziative. Purtroppo non riescono a collegarsi in diretta con noi all’Asinara. Peccato. I nostri colleghi e amici sono stati formidabili nelle loro dichiarazioni, bravi Marco Nurra, Michele Azzu e Stefano Masperi, quest’ultimo dalla torre aragonese.

Ore 12.15. Ci comunicano che testate nazionali hanno fatto ampi servizi su di noi: Corriere della Sera, Messaggero, Espresso, Il Fatto quotidiano, Libero. La nostra lotta ha fatto breccia, finalmente. Solo su facebook i nostri sostenitori sono già 40mila.

Ore 13.30. Qualcuno dovrà tenere conto delle reazioni della grande attenzione sulla nostra vicenda. Ma segnali concreti ancora non ne abbiamo. Il governo latita, non si hanno notizie di Scajola. E gli arabi della Ramco, nostri possibili acquirenti? Si mormora di una trattativa ben avviata.

Ore 14.30. Dobbiamo mandare il nostro ministro degli Esteri in missione sulla terra ferma, non c’è mezzo. Chiediamo un’appoggio all’ente parco, tramite gli infaticabili Giuseppe Grieco e Pierpaolo Congiatu. La missione è segreta, durerà tre giorni, sicuramente il ministro ne approfitterà per vedersi le partite di Champions League, questo lo hanno capito anche i pastori barbaricini che già bene ne conoscono il carattere.

Ore 16. Qualcuno deve lasciare l’isola, ma domani comunque sono previsti nuovi arrivi a rinforzare la comitiva. La voglia di continuare è intatta, anzi più forte di prima.

Ore 16.30. Su Andria, la nostra capra produttiva, abbiamo perso quasi ogni speranza. Dove si sarà cacciato? Speriamo sia nascosto al riparo con la sua fidanzatina.

Ore 17. Il nostro ministro, assieme ad altri tre colleghi, lascia l’isola da Fornelli a Stintino, a trasportarlo è il mitico Antonello Sanna, che anche stavolta ha sfidato il mare in tempesta per noi, sposando in pieno la nostra causa. Lo fa con entusiasmo. E’ un grande marinario, un grande lupo di mare di quelli di una volta.

Un saluto ai lettori...

martedì 9 marzo 2010

lunedì 8 marzo 2010

11° Giorno

Diario dell'Isola dei cassa integrati

08 Marzo 2010

Ore 07.00 : Il Grecale è dirompente. Il mare e il cielo si fondono minacciosi. A separarli solo strisce di schiuma enormi e regolari che vanno in successione a schiantarsi nelle scogliere di Cala d'Oliva.

Ore 07.30 : Non è stata una notte facile, faceva davvero freddo. Il vento penetrava dapertutto, anche negli stretti corridoi e nelle celle del carcere dove siamo rintanati. Facciamo colazione, scarna, ala maniera dei cow boys del far west. Abbiamo imparato, in base alla direzione del vento, a riunirci nei punti in cui siamo più al riparo. E' già un gesto automatico.

Ore 08.30 : La cella dove dimora il nostro Ministro degli esteri, è stata occupata anche da Peppino, capo impianto del PVC, e novello meteorologo (non ne azzecca una), si vede che la cella è contagiosa. Chiede anche lui delle tartine farcite con un velo di burro norvegese. Pubblicamente deriso.

Ore 09.30 : Ci comunicano che siamo in prima pagina su Repubblica. E' una piccola vittoria. E' un segnale importante che le testate giornalistiche nazionali si interessano di noi.

Ore 10.30 : Aspettiamo i nuovi arrivi,temiamo che il battello questa volta non possa attraccare a Cala Reale. Ma il capitano Carannante, inviato speciale dell'armatore Franco Del Giudice con i suoi piarti sardi della SARA D. Sono più forti delle tempeste. Dopo 2 tentativi l'approdo è cosa fatta.

Ore 11.00 : Vecchie conoscenze e nuovi arrivi, come Marco Olia e Antonello Pinna, che nonostante i suoi problemi alla schiena è qui fra noi. Sono spaesati. Fra qualche giorno saranno però perfettamente padroni dell'isola e delle anguste celle.

Ore 12.00 : 25.000!! E sono in aumento esponenziale! Il popolo di facebook nell'isola dei cassa integrati si espande con forza brutta proletaria. Non finiremo mai di ringraziare i suoi fondatori, Marco Nurra e Michele Azzu, laureati ed esperti in comunicazione. Perchè questo Paese non da fiducia ai giovani?

Ore 12.30 Ci chiamano un pò tutti: giornali, tv amici(vecchi e dell'ultima ora!). L'idea dell'Asinara che abbiamo avuto, "testarda e non violenta", sta dando i suoi frutti. Nessuna chiamata dal sindacato nazionale. Saranno offesi dalle parole espresse nei loro confronti, che erano di stimolo. E' vergognoso che non abbiano neanche provato a contattarci. Che sindacato nazionale è quello dei chimici che non si confronta con la base. Perchè i burocrati non vengono sostituiti da VERI sindacalisti? Perchè lasciare soli anche i sindacati provinciali? Aspettiamo dai nazionali un cenno di vita,eventualmente ve lo segnaleremo.

Ore 13.30 : Manca ancora la luce, ma ritorna poco dopo improvvisamente. All'asinara questo sembra magia. Ci chiama il personale dell'Ente Parco, che in questi giorni non hanno mai smesso di darci il loro supporto. Approfittiamo per ringraziare tutti quelli che ci mandano continuamente viveri. C'è anche un Paese solidale, non solo egoista.

Ore 14.30 : Dove sarà finito Andria, la nostra capra adottiva, di cui anche ieri abbiamo denunciato la scomparsa? Siamo preoccupati. Anche altri animali sembrano essersi dileguati. Ogni tanto scorgiamo in lontananza qualche cinghiale e asinello bianco, mimettizzati nella macchia mediterranea, e fra le piante di Euforbia. Il loro è puro istinto di sopravivenza.

Ore 15.00 : L'isola è bellissima, è tutta verde. Ci sono anche dei laghetti di acqua piovana, specchi sui quali si potrebbe camminare. Ci sono anche dei sentieri impervi nei quali si avventurano Paolo Tore e Gavinuccio Salaris. Tornano indietro: il vento è troppo forte.

Ore 16.00 : Riunione. Anzi, scambio di idee. Non pensiamo di essere gli unici in sofferenza. Ci sono disoccupati precari, giovani che non hanno voce. Non abbiamo la presunzione di essere i loro rappresentanti, ma è a loro che a quest'ora vogliamo lanciare un messaggio. Non rassegnatevi, non commiseratevi, non perdete MAI la voglia di lottare, anche se è una battaglia persa. Non criticate tutti perchè è come criticare nessuno, non abbandonatevi al qualunquismo. Ognuno di Voi è più importante di quanto vogliano farvi credere.

Ore 17.00 : Visita di Adriano di Desulo e di Arturo di Lula. L'ultimo è leader dei forestali barbaricini in forza nell'isola. E' di poche parole, ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa. Ti guarda dritto coi suoi occhi azzurri racchiusi da 2 piccole fessure. Si vede che è temprato dalla vita e che capisce la natura degli uomini.

Ore 18.00 : Graditissima anche la visita di Enrico Mereu, lo scultore dell'isola. Si discute ancora. Non so per quale oscuro motivo si va a finire su quali siano le 7 meraviglie del mondo. Gianmario non se le ricordava tutte e gliene chiede conto. Mereu risponde:"Le meraviglie del mondo sono 2, la mia famiglia e adesso Voi." Un altro giorno è passato.
Un saluto ai lettori...e un bacio a tutte le donne del mondo.

L'isola dei cassa integrati
Dobbiamo agire in fretta.
Se ognuno di noi posta il link qui sotto agli amici o sul proprio profilo arriveremo ai media nazionali. Bastano 5 minuti del tuo tempo!

http://www.facebook.com/home.php?#!/event.php?eid=367093507144&ref=mf

domenica 7 marzo 2010


Diario dell'Isola dei cassa integrati


07 Marzo 2010


Ore 07.00 : Ancora vento, ma il giorno si presenta luminosissimo. I raggi del sole penetrano come saette nelle celle di Cala d'Oliva. Facciamo un caffè bollente che ci brucia la gola, ma quando scende ci provoca un sussulto di calore. Nessuno parla.


Ore 08.00 : E' Domenica. Ma i giorni qui sono tutti uguali. La dimensione in cui viviamo è totalmente diversa. Solo chi è stato li più volte, o chi ci ha vissuto, sa di che parliamo.


Ore 09.00 : Un falco pellegrino, abbiamo imparato a riconoscerlo, volteggia nell'aria. È impressionante la leggerezza, l'armonia, e la velocità con cui si muove nell'aria.


Ore 10.00 : Dov'è Andria, la nostra capra amica? Sono alcuni giorni che non si fa vedere. Tutti azzardano varie supposizioni: Pietro dice che ha trovato un pascolo migliore, Pinuccio che ha fatto indigestione, Andrea che è stata adottata, Gianmario afferma che si è fidanzato. Mah... Vi aggiorneremo...


Ore 10.30 : Rinforzi sull'isola: Emanuele, Fabrizio, Romano, Ignazio e Peppino. Ci sono alcune mogli: Candida dalla pelle candida come il nome, e gli occhi azzurri, Carla dagli occhi grandi neri e i capelli corvini, Margherita, bella signora radiosa accompagnata dalla sua torta di mele squisita.


Ore 11.00 : Manco fosse l'alba, si sveglia il nostro Ministro degli Esteri, pretendendo che nella propria rassegna stampa ci fosse la Pravda il New York times e l'Herald Tribune. Lo guardiamo sbigottiti. Forse sta impazzendo, gli recapitiamo l'Eco di Bergamo.

Ore 11.30 : Noi umani più modestamente, ci informiamo dai quotidiani locali e più accessibili. Apprendiamo una notizia esilarante: in realtà non sappiamo se ridere o piangere. La nostra società è commissariata ormai da mesi dal Ministero Att. Produttive. Tale Ministero nei giorni scorsi ha istituito una Commissione di Vigilanza (ovviamente pagata), sul lavoro dei Commissari Vinyls già nominati. In pratica i Commissari sono stati commissariati!!! Dicono sia un obbligo di legge. Pensiamo accada solo in Italia. Attendiamo la nomina imminente di una Commissione che indaghi sulla Commissione che indaga sui Commissari!! E il caso di dire:"BOH...BOH..."


Ore 12.30 Gianmario si accorge del clamoroso scherzo di cui è rimasto vittima su facebook: prima di andare a letto si è dimenticato la sua bacheca aperta. Il nostro Ministro degli Esteri, noto nottambulo, se ne accorge ed in vece sua scrive: "Mi sento solo su quest'isola. Ho bisogno di un uomo nella mia cella". Sono arrivati 18 commenti. Il più simpatico è stato: "A TIE CUSTA ISOLA T'E' FATTENDE MALE. TORRADICCHE A DOMO TUA!"


Ore 14.00 : Rientra Pietro Marongiu, tiranno dell'isola, da una camminata fra i boschi. A suo dire ha percorso 15 Km. Il sudore c'è comunque. Ha una fame da lupo.


Ore 15.00 : Apprendiamo che il TG3 nazionale ci ha dedicato un bel servizio. Finalmente. Ci rallegriamo che il gruppo su facebook ha raggiunto 8500 adesioni in pochissimi giorni. Di questo ringraziamo i fondatori, Marco Nurra e Michele Azzu. Davvero bravi!!


Ore 16.00 : Alziamo lo sguardo e vediamo una decina di mufloni che si inerpicano in un ripido dirupo della collina che porta alla "Punta Scomunica". Sono agili fieri e diffidenti, proprio come noi sardi.


Ore 17.00 : Ripartono i parenti trasportati dal Capitano Carannante e dai suoi lupi di mare della SARA D.


Ore 17.30 : Domani verranno il sindaco di Sassari G.F. Ganau e il campione italiano di pugilato Tore Erittu. Ospiti graditissimi.


Ore 17.45 : Ci telefona una giornalista di Repubblica. Forse stiamo sfondando il muro di indifferenza nazionale.


Ore 18.00 : Per entrare nel carcere c'è un portone di ferro blu, che scosso dal vento, ad intervalli precisi, sbatte forte, squarciando il silenzio dell'atrio in penombra e facendo vibrare le grate delle celle. Sembra una scena di un film di Sergio Leone. Un altro giorno è passato, un saluto ai lettori


Finalmente ai TG nazionali parlano di noi....

sabato 6 marzo 2010


Diario dell'Isola dei cassa integrati

06 Marzo 2010

Ore 06.30 : Non sappiamo, a 56 anni, da dove tolga questa energia Pietro Marongiu. E' andato a dormire come tutti noi alle 03.00 dopo poche ore si è svegliato e di fronte al mare ha invocato"Manitou" (divinità degli indiani d'America), a squarciagola. Siamo stati costretti nostro malgrado ad alzarci dai tavolcci delle nostre celle di cala d'oliva.

Ore 07.30 : Il rito propiziatorio di Pietro le prime volte ci appariva incomprensibile, ma ora riusciamo a decifrare il suo linguaggio primordiale ma efficace. Perciò non vorremmo essere nei panni dei dirigenti ENI e del Governo a cui sono indirizzati i suoi strali.

Ore 08.30 : Adunata nell'atrio del carcere. Ricordiamo la lezione di scienze forestali di Venanzio Cadoni, Pietro Piga e Alessandro Colombino (corpo forestale), della notte prima. Hanno torchiato Gianmario, prossimo all'esame di porto d'armi, pretendendo da lui un pò troppo, addiritura i nomi in latino di piante e animali sconosciuti al genere umano di cui solo loro ne sono al corrente. Sono formidabili.

Ore 09.30 : Il nostro ministro degli esteri si sveglia, noto Viveur, si sveglia con la vestaglia di raso granata e chiede alla servitù un caffè americano. A voi lettori lasciamo le risposte irripetibili dei cassa integrati dell'isola.

Ore 10.00 : Arrivano da Cala Reale i nostri colleghi con i viveri di cui avevamo bisogno. Ci vengono a visitare graditi amici con l'On. Guido Melis che, siamo certi, continuerà ad interessarsi di noi.

Ore 10.30 : Approda nell'isola anche il direttore del nostro stabilimento con una sgargiante giacca a vento rosso fuoco: il padovano Federico Bordin. Ad accompagnarlo il capo impianto del PVC Peppino Mundula, da sempre in prima linea nella nostra lotta. Indirettamente rappresentano la fusione tra la cultura sarda e la migliore tradizione padana.

Ore 11.00 : Come d'incanto ci appaiono dei veterani della torre aragonese, per la prima volta nell'isola: l'indomito Pinuccio Bongiorno col suo capellino d'ordinanza nero, Pier Franco Serra, giovane ma esperto navigatore, in forza alla chimica. Rivediamo volti noti che ci avevano lasciato 2 giorni prima: la nostra vedetta Gavino Mura, e il dinamico Gianni Nieddu.

Ore 11.30 Altri arrivi!! oggi davvero un viavai. Sono con noi l'analista Salvatore Mureddu, e dal VCM il tenace Diego Falzoi, e il leggendario Ignazio Ruggiu.

Ore 12.00 : Tutti i nuovi arrivati vogliono andare a visitare l'abitazione, in riva a cala d'oliva, da dove Borsellino e Falcone istruirono per 4 lunghi mesi il maxi processo. L'idea comune è di apporre nell'uscio della casa una targa in onore di questi 2 grandi servitori dello stato. Ne faremo richiesta all'Aministrazione di Porto Torres e all'Ente parco.

Ore 13.30 : Federico Bordin, capo stabilimento Vinyls, si rivolge a noi con parole semplici confidando in un nostro ritorno al lavoro e in un imminente riavvio delle nostre produzioni. E' chiaramente un augurio.

Ore 15.00 : Discussione sulla nostra vertenza, tanto per cambiare. Anche oggi il pensiero unanime è che il Governo sinora è stato totalmente assente. Lamentiano tutti insieme con forza la poca determinazione del sindacato chimici nazionale a supporto della nostra lotta, e la loro totale sudditanza nei confronti dell'ENI, rammaricandoci che fra questi è presente un sindacalista nazionale, porto torrese d'adozione. L'unico nostro filo diretto è stato fino ad adesso con le confederazioni sindacali provinciali.

Ore 16.00 : Ritorno all'imbarco dei visitatori. Ci siamo abituati a rimanere da soli. Forse siamo stati contagiati dalla sindrome di Stoccolma, in quanto ostaggi di questa isola meravigliosa e selvaggia.

Ore 17.00 : Cala il vento. Cerchiamo di comunicare con i nostri cari. Domani è domenica, ma non ce ne siamo accorti.

Un saluto a tutti i lettori.

martedì 2 marzo 2010


Diario dell'Isola dei cassa integrati


02 Marzo 2010


Ore 06.30 : Oggi, manco ci fossimo messi d'accordo, ci siamo alzati all'unisono. La brezza dell'asinara è sempre fresca, frizzante, bellissima ma ognuno di noi sente che nell'aria c'è già un tenue profumo di primavera.


Ore 07.30 : dopo una frugale colazione nell'atrio del carcere Andrea Spanu come sempre si mette al PC, in cabina di regia, informandoci sulla rassegna stampa. E' lui l'uomo delle comunicazioni e dei collegamenti. Senza i suoi servigi saremo davvero isolati dal mondo. La sua presenza è essenziale


Ore 09.00 : Alcuni di noi chiaccherano con i carabinieri presenti sull'isola. La loro presenza è molto discreta ed efficace. Dalle loro parole si evince però che sono dalla nostra parte. Daltronde sono abituati anche loro a sacrifici per garantire alle loro famiglie una vita dignitosa.


Ore 09.30 : Con la nostra mitica Panda bianca andiamo a prendere nuovi arrivi Vinyls sull'isola. Il battello "LA SARA D" è come sempre puntualissimo. la guida il comandante campano Giuseppe Carannante da sempre immediatamente disponibile con la nostra causa così come l'armatore della Delcomar Franco Del Giudice che ci permette di viaggiare gratis. Una menzione per uomo tutto fare della nave Antonio Satta. Ringraziamo tutti di cuore.


Ore 10.30 : La stampa, speciamlente sarda, si occupa di noi. Una delle nostre preoccupazioni è però quella di far sentire la nostra lotta oltre il tirreno. Che fanno i sindacati nazionali? Stanno conducendo il confronto col governo con l'energia e la determinazione necessaria? La discussione è animata, il timore di lottare per una giusta causa, ma di non essere rapresentati nel modo giusto dai sindacati nazionali resta. Ci conforta però l'appoggio che ci stanno dando quelli territoriali. Può bastare?


Ore 11.30 : Claudio Delogu, nuovo arrivato e Michele Cossu, ahinoi veterano, improvvisamente si mettono ad urlare. Sostengono, indicandola, di avere visto una poiana. Una guardia forestale li vicino sorride: era solamente una cornacchia, di dimensioni veramente ragguardevoli, per Claudio e Michele questo è solo un piccolo alibi. Ciò non vuol dire che le poiane non abitano questa isola, tutt'altro.

Ore 12.30 : Arriva Pierpaolo Congiatu, dell'Ente Parco, con una grande chiave in ottone. E' la chiave dell'asinara: la consegna a colui che oramai giustamente viene considerato l'uomo simbolo della nostra lotta: Pietro Marongiu. L'attimo viene immortalato dalle macchine fotografiche presenti. E' visibile la grande soddisfazione dei due e di noi tutti.


Ore 13.30 Abbiamo conosciuto Vincenzo, un giovane astrofisico, che sta studiando il punto dove installare un telescopio satellitare nell'isola. E' un progetto bellissimo. I visitatori potranno navigare fra i cerchi di Saturno e le lune di Giove e le incazzature di noi operai che sono ormai nell'orbita terrestre. Speriamo che il governo possa trovare la giusta astronave per intercettarle (oh parliamo delle nostre incazzature).


Ore 14.30 : C'è una casa appena sopra le roccie di cala d'oliva. E' di color rossastro con una piccola veranda a due passi dal mare. E in questa veranda che alcuni anni orsono, in estate, due grandi servitori dello stato: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno istruito il maxi processo. Li immaginiamo seduti, uno affianco all'altrocon le loro immancabili sigarette strette fra le labbra.


Ore 16.00 : E' ufficiale, i lavoratori dell'Alcoa giovedì saranno sull'isola. Partiranno alle quattro del mattino per raggiungerci. Ma cosè questo piccolo sacrificio difronte a quello che hanno passato in questi mesi?


Ore 17.00 : Auguroni a Roberta Sanna figlia del nostro amico Gianmario che compie quattro anni. E' venuta sull'isola per festeggiare con tutta la famiglia almeno per mezz'ora il suo amato babbo. Giusto il tempo che il battello impiega per scaricare, ricaricare e ripartire.


Ore 18.00 : Enrico che oltre ad essere un ottimo scultore è anche un'ottima guida, ci accompagna nel punto più alto dell'isola: Punta Scomunica. Da li osserviamo un panorama mozzafiato, pensiamo fra i più belli del mondo.


Ore 19.00 : Servirà la nostra lotta? Non lo sappiamo ma guardiamo la maglietta di Andrea che sul petto ha scolpito la frase: CHI LOTTA PUO' PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.

Un caro saluto a tutti i lettori.

lunedì 1 marzo 2010

Diario dell'Isola dei cassa integrati

28 Febbraio 2010

Ore 06.30 : Oggi ci siamo alzati tutti presto, perchè si è sollevato un vento strano. A dire la verità anche la nottata è stata strana, densa di grigi pensieri: la gente si sarà scordata di noi? Non pensiamo ai politici, ma proprio alla nostra comunità che vorremmo vicino in questi momenti difficili. Sicuramente molti stanno peggio di noi, pensiamo ai disoccupati, e ai tanti precari che non hanno nessuna voce. Non vogliamo passare per le uniche persone che in questo momento sono in difficoltà.

Ore 07.30 : La colazione nell'atrio del carcere di Cala D'oliva ci ha messo di buon umore e abbiamo rimosso i pensieri di prima. Ci ricordiamo della sera prima e della grande lezione di fauna e flora dell'asinara che ci hanno dato le guardie forestali Venanzio e Bernardo, veri maestri del genere.

Ore 09.00 : Partenza per Cala Reale. Dobbiamo ritirare una panda bianca che molto celermente e gentilmente ci è stata messa a disposizione dal sindaco di Porto Torres Luciano Mura. Lo ringraziamo per questo. Tre di noi momentaneamente lasciano, ma già da domani verranno rimpiazzati da nuovi arrivi e più numerosi

Ore 11.00 : Giro nell'isola, con la panda. Ognuno di noi cercava di dare un nome alle piante e ai fiori che mano a mano trovavamo, memori della lezione del giorno prima. I più bravi in questa prova sono stati Gianni Nieddu e Pietro Marongiu, di quest'ultimo non avevamo dubbi, vista la sua memoria elefantiaca.

Ore 12.30 : Arrivo a Cala d'oliva. Preparazione del pranzo, nel frattempo Andrea Spanu guarda nel pc portatile (viva la tecnologia), il video di suo figlio che la giovane moglie gli ha mandato. Dai suoi occhi grandi e azzurri è spuntata qualche lacrima furtiva. Abbiamo fatto finta di non vederlo ma, sotto sotto, abbiamo visto che qualcuno si è commosso.

Ore 14.00 : Visita graditissima dello scultore per antonomasia dell'isola Enrico Mereu. Abbiamo già visto le sue bellissime opere e quelle su cui sta lavorando. A suo ulteriore merito, ha portato uno squisito mirto rosso di sua produzione che è sparito in un battibaleno.

Ore 15.00 : Arriva una gradita telefonata dal collega Paolo Torru, che ci informa che il gremio dei macellai di Sassari ci ha donato diversi kilogrammi di carne che già scarseggiava. Non avevamo dubbi della grande umanità che specie in questi momenti sanno esprimere i sassaresi.

Ore 16.00 : viene a trovarci Veronica con una comitiva di CASTIADAS, li offriamo un caffe. Come al solito è sempre gentile con tutti ed è per noi piacevole ogni volta incontrarla.

Ore 17.00 : Qualcuno è abbastanza contrariato dalla sconfitta del Cagliari è preoccupato perchè i rossoblu non hanno raggiunto la fatidica quota 40, che a detta dei saggi garantirebbe la salvezza.

Ore 18.00 : Preso contatti con qualche delegato sindacale dell'Alcoa. Li abbiamo invitati a raggiungerci sull'isola, almeno una delegazione. Sarebbe un segnale davvero importante che sancirebbe simbolicamente l'unione delle lotte fra le più grandi aziende sarde in crisi. Pensiamo che verranno.

Ore 18.15 : Incontro ravvicinato del terzo tipo con un enorme cinghiale nero. Con coraggio leonino Pietro Marongiu si è avvicinato alla fiera e da soli 10 metri è riuscito ad immortalarla.

Ore 19.00 : E' proprio vero: l'isolamento permette alla mente una capacità di analisi e riflessione superiore alla vita di ogni giorno. Il rischio però è di perdere il contatto dalle cose pratiche. Riflettiamo e immaginiamo cosa pensassero e che carattere avessero gli ospiti carcerati che dimoravano nelle nostre attuali stanze. Forse non pensavano proprio a nulla perchè a volte il troppo pensare non aiuta a superare i problemi di ogni giorno. Sicuramente il loro cruccio era superare la giornata e contare i giorni che li separavano dalla libertà. Come non dargli torto!

Ore 19.30 : Mentre stiamo ultimando il diario, ci accorgiamo che Gianmario parla a bassa voce con sua figlia Roberta, promettendole al ritorno qualche giocattolo, poichè fra 2 giorni compirà 4 anni. Ma dove comprerà i doni qui all'Asinara?

Ore 19.35 : Quirico pensa a voce alta a Scaroni, lo immagina ai Caraibi con una bella biondona al suo fianco. Le sue affermazioni successive sono irripetibili.

Un saluto a tutti i lettori dagli irriducibili dell'isola
Diario dell'Isola dei cassa integrati

27 Febbraio 2010

Ore 06.00 : Dalle sbarre della cella n°3 e 4, si intravedono delle ombre o dei fantasmi. Pensiamo agli scherzi del maestrale che gioca con le nubi, invece sono i ragazzi della cooperativa che si aggirano nel corridoio del carcere con delle tazze di caffè bollente. La tentazione è quella di mandarli a quel paese, ma il buon senso prevale e il caffè lo beviamo volentieri.

Ore 07.00 : Non sappiamo perchè i ragazzi della cooperativa siano così intraprendenti: vorrebbero andare a "Elighe mannu" che ci pare sia una montagna alta 7400 metri. Solo 2 temerari come Andrea Spanu e il veterano Pietro Marongiu raccolgono la sfida e si incamminano. Tellini nel frattempo lotta con Morfeo, sembra che vinca lui.

Ore 09.00 : Qualcuno è preoccupato perchè gli esploratori non ritornano. Usiamo la jeep d'emergenza per andarli a cercare. Li troviamo a colloquio con 2 caproni di montagna disperati perchè si devono sorbire discorsi di lotte sindacali e di rivendicazioni operaie,ci ringraziano per averceli riportati indietro.

Ore 10.00 : Apprendiamo con piacere dalla guardia forestale che la nostra gazza è salva ed è partita per bonassai per curarsi le ferite, ne siamo molto contenti.

Ore 11.00 : Arrivo gradito del giornalista del manifesto Costantino Cossu, accompagnato dalle new entry nell'isola dei cassa integrati Gianmario Sanna, Michele Cossu, e Claudio Delogu.

Ore 12.00 : Preparativi per il pranzo. Scopriamo di avere un grande chef nell'isola: Gianni Nieddu che ci delizia con una leccornia spettacolare, pane e acciughe.

Ore 14.30 : Scambio di vedute,in realtà clamoroso litigio tra Pietro Marongiu(Vinyls) e Quirico Desole (Eurocoop). Il derby combatuttissimo finisce in parità dopo i tempi supplementari entrambi sbagliano tutti i rigori a loro disposizione perciò decidono di berci sopra

ore 15.30 : riaccompagnamo il giornalista a Cala Reale.

Ore 16.00 : Punto della situazione: contatti ben avviati con la redazione di anno zero, e altre redazioni giornalistiche. Tutti si augurano che la nostra vicenda e la nostra provocazione faccia sempre più clamore. Un pò di nostalgia per i nostri cari. Ognuno di noi si domanda ancora se la strada intrapresa è quella giusta, ma il dubbio sparisce subito.Continuiamo.

Ore 17.00 : Qualcuno sbraita contro i parlamentari: loro a prendersi 15000 euro al mese, noi senza un becco di un quattrino. Particolari improperi li riceve il parlamentare ormai famoso Di Gerolamo.

Ore 17.30 : Pietro Marongiu da 4 arance ed una manciata di sale ad Andria che è il caprone che tutti i giorni viene a trovarci. Tellini è allibito perchè non sapeva fino ad ora che le capre mangiano anche il sale. Non è Cincinnato.

Ore 18.00 Esplorazione guidata da Gianmario Sanna che ci insegna a camminare in campagna.

Ore 18.30 Che ne sarà di noi? Che sta facendo il governo? Si troverà una soluzione? Nell'isola non c'è nessuno e ci sentiamo un pò soli.
Diario dell'Isola dei cassa integrati

26 Febbraio 2010

Ore 07.00 : Sveglia e passeggiata mattutina dopo il caffè.

Ore 09.00 : Abbiamo fatto i turni per dormire nelle celle del carcere di cala d'oliva. Ci dormiremo in 8 divisi in 4 celle. Gli altri dormiranno nell'ostello della gioventù poco distante.

Ore 10.00 : Visita gradita di 3 asinelli di cui uno bianco, uno solo di loro ma non quello bianco, si è fatto accarezzare; gli altri 2 scorbutici li abbiamo ribattezzati col nome di Paolo,(come Scaroni),l'altro Fiorenzo,(come Sartor).

Ore 10.30 : Visita dei segretari provinciali dei chimici,assieme a qualche giornalista. Interviste di rito per altro fatte in modo molto cordiale.

Ore 11.30 : Si avverte aria di smobilitazione dell'isola. E' Venerdì e l'isola nel fine settimana si spopola. In particolar modo ci dispiace che lascino l'isola anche gli angeli barbaricini che ci hanno accolto e deliziato come solo loro sanno fare. Ringraziamo tutti gli altri operatori dell'isola: parco,cooperative,Veronica Emilia e Marcella e tutte le loro colleghe. Abbiamo la sensazione che rimarremo soli. In lontananza ogni tanto si sente un raglio d'asino disperato, non sappiamo con sicurezza perchè raglia così forte, ma immaginiamo il perchè...

ore 12.00 : C'è molto vento, cerchiamo di ripararci il più possibile. Dalla collina di cala d'oliva osserviamo il paesaggio, il mare blu increspato, e la vegetazione in particolare. Tutto sommato pensiamo di essere dei privilegiati per osservare un panorama così magico. Pensiamo anche ai detenuti che alloggiavano nelle celle e ai loro pensieri quando il maestrale penetrava dalle fessure. Pensiamo anche ai rumori di quell'ora, forse una delle preferite in quanto era l'ora di pranzo.

Ore 13.00 : Ci prepariamo per il pranzo. La direzione è affidata al veterano Pietro Marongiu, che tiranneggia anche in una cucina di fortuna. Mangiamo pennette con sugo di salsiccia particolarmente gradita alla giornalista, di nome Valchiria.

Ore 14.30 : Panico perchè manca un mezzo per accompagnare i 3 segretari e i giornalisti a Cala Reale. Con mezzi di fortuna riescono ad andare all'approdo; il problema dell'isolamento totale rimane.

Ore 15.30 : Grazie alle "conoscenze" politiche di Argentino Tellini, riusciamo ad ottenere solo per il fine settimana una Jeep defender, da un amico. La useremo solo ed esclusivamente per le emergenze.

Ore 16.00 : passeggiata ecologica guidata dal nostro grande fotografo di fiducia Andrea Spanu che ha immortalato innumerevoli meraviglie di questa natura incontaminata.

Ore 16.15 : A qualcuno viene in mente,ma in realtà non ce lo siamo mai dimenticati, della nostra attuale condizione. Il pensiero unanime è continuare nella lotta sperando che il nostro messaggio venga finalmente colto da chi di dovere.

Ore 16.30 : Familiarizziamo con una famigliola di pernici che ci saltella tranquillamente a una decina di metri. Un altro gruppo si è avventurato verso Punta Scorno e hanno fatto amicizia con un gruppo di asinelli simpatici,meno scontrosi di quelli della mattina.

Ore 17.30 : Si rientra alla base: riunione per decidere le nominations dell'isola dei cassa integrati. All'unanimità le nominations sono quelle di 2 "illustri" assenti: Paolo Scaroni amministratore delegato ENI, e Fiorenzo Sartor già nominato "salvatore della chimica", per poi farla fallire dopo 20 giorni. Decideranno i lettori chi mandare a casa (potrebbero mandarli anche da un'altra parte).

Ore 18.30 : I disperati dell'isola si apprestano a rientrare nelle loro celle, per raccogliere le idee fare il punto della situazione, parlare con i loro cari e preparare nuove strategie.

Ore 18.50 : Soccorsa gazza ferita, non sapendo cosa fare la ricoveriamo in una scatola di cartone cercando di arieggiare il più possibile e mettendole qualcosina da mangiare. Ci sembra molto spaventata. Domani informeremo la forestale.

Ore 19.00 : Iniziamo a preparare la cena e salutiamo tutti i lettori.
Diario dell'Isola dei cassa integrati

01 Marzo 2010

Ore 04.17 : Il silenzio della notte è interrotto da un tonfo fragoroso e sordo. Sarà un sabotaggio? No... E' Gianmario che cercando Mariella (sua moglie) e non trovandola, è caduto dal letto (credeteci...è successo!). Ci riaddormentiamo.

Ore 06.00 : I ragazzi della cooperativa, purtroppo tristemente abituati a svegliarsi all'ora delle galline, ci buttano giù dai letti, portandoci un caffè, a dir la verità una lontana parvenza di questo. Il gusto era di acqua torbida, ma ci ha svegliati ugualmente.

Ore 06.30 : La nostra guida, il caprone Andria, ci guida verso una spiaggia da lui solo conosciuta che è il ritrovo di tutte le capre che (noi pensiamo) siano le sue fidanzatine.

Ore 07.30 : Un gruppo si avventura verso cala Sabina. Qualcuno crede di essere Indiana Jones all'Asinara e, in maniera vergognosa, si avventura in scarpe da tennis leggere. Un novello Toro Seduto, Pietro Marongiu, che Michele Cossu ci dice capo della tribù Hunkpapa, sdraiato in una roccia di fronte al mare, inneggia un rito propiziatorio in favore alla risoluzione della nostra vertenza. Manitou, siamo sicuri, prenderà atto delle sue richieste e censurerà naturalmente i suoi improperi.

Ore 09.00 : Cara zia Pietrina Fancellu in Desole... non si preoccupi, Pietro e Quirico dal giorno dell'equivoco, vanno d'amore e d'accordo. Sono sempre insieme e sembrano 2 scolaretti.

Ore 10.00 : Nuovi arrivi a Cala Reale. Gianni Nieddu, novello caronte, va a prendere i nuovi dannati e li porta in carcere. Sono 5. Hanno l'entusiasmo dei neofiti.

Ore 11.00 : Viene a visitarci Giuseppe Grieco, prosindaco in pectore dell'Asinara, cioè uomo tutto fare dell'Ente parco. Si informa se c'è qualcosa di cui abbiamo bisogno. Questo avviene tutte le mattine. E' in collegamento diretto con la sede amministrativa del parco, e soprattutto è a stretto contatto con la sede operativa dell'Ente guidata, tecnicamente, in maniera magistrale dalll'ingegner Pier Paolo Congiatu. Pensiamo, al compito proibitivo che hanno questi uomini che cercano di gestire nella maniera migliore questo grande territorio, e meriterebbero un miglior supporto. Ad ogni modo ringraziamo tutto lo staff dell'Ente parco.

Ore 12.30 Discussione con l'Ente foreste sulla nostra vertenza.Sono tutti barbaricini. Apprezziamo la loro saggezza e determinazione espressa in poche, semplici parole, che rimangono scolpite nelle nostre menti, come un'opera di Enrico Mereu, lo scultore dell'isola.

Ore 13.30 : Pranzo. In chiusura ringraziamo quella santa, perchè lo sopporta, moglie di Pietro Marongiu, che ci ha mandato una torta di mele. Quest'opera d'arte avrebbe meritato un primo premio di una giuria culinaria mondiale. Ringraziamo Margherita per aver fatto passare qualche minuto d'estasi alle nostre papille gustative.

Ore 14.30 : Finalmente! Una grandiosa notizia: Gli operai dell'Alcoa si stanno organizzando per venirci a trovare. Pensiamo che finalmente sia giunta l'ora dell'unione delle lotte operaie di tutta la sardegna. Visto che ci sono i pastori e altri lavoratori dell'isola, pensiamo che sia arrivata la riscossa dell'intera classe lavoratrice. Forse è un illusione o un sogno, ma i sogni aiutano a vivere meglio e a volte si avverano, e non è una frase di Marzullo.

Ore 14.45 Andrea Spanu, il nostro eroe di internet, che ci permette di comunicare col mondo esterno, ci fa vedere le sue meraviglie che ha immortalato anche stamattina sull'isola. E' anche,e soprattutto, un grande fotografo, anche se lo avevamo già scritto. Riesce con le sue istantanee a descrivere le nostre sensazioni e i nostri stati d'animo di fronte a queste bellezze della natura.

Ore 16.00 Escursione pomeridiana nell'isola. Conosciuto il falco pellegrino ribattezzato da noi "Lama", famosissimo sindacalista degli anni '70 '80, non perchè fosse un vero falco, ma perchè come questo volatile difendeva gli operai come la madre difende i suoi falchetti.

Ore 18.30 Chiacchierata con l'amico Arturo, caposquadra dell'Ente foreste ma soprattutto capo spirituale di 15 lavoratori barbaricini, già da noi menzionati come "angeli", che stanno facendo un servizio prezioso sull'isola. Non parla molto ma ciò che dice sono parole fondate come le radici di una quercia ancorate al terreno. Del resto intenderci non è difficile. Parlando con loro sentiamo nei nostri cuori l'unione fra il mondo operaio industriale e quello duro delle campagne.

Ore 19.00 E' ormai buio. Un'altra giornata volge ormai al termine. Riflettiamo su quanto arriva dal mondo esterno. Qualcuno, sicuramente una minoranza insignificante, pensa che noi siamo in villeggiatura...noi siamo abituati a farci le vacanze,anzi...eravamo abituati, con le nostre famiglie che ci mancano tremendamente. Sappiano quei poveri ignoranti che il fatto che le nostre pene siano appena alleviate dalla bellezza della natura che ci circonda, non ci fa dimenticare la situazione in cui siamo. Comunque salutiamo anche loro.