lunedì 1 marzo 2010

Diario dell'Isola dei cassa integrati

01 Marzo 2010

Ore 04.17 : Il silenzio della notte è interrotto da un tonfo fragoroso e sordo. Sarà un sabotaggio? No... E' Gianmario che cercando Mariella (sua moglie) e non trovandola, è caduto dal letto (credeteci...è successo!). Ci riaddormentiamo.

Ore 06.00 : I ragazzi della cooperativa, purtroppo tristemente abituati a svegliarsi all'ora delle galline, ci buttano giù dai letti, portandoci un caffè, a dir la verità una lontana parvenza di questo. Il gusto era di acqua torbida, ma ci ha svegliati ugualmente.

Ore 06.30 : La nostra guida, il caprone Andria, ci guida verso una spiaggia da lui solo conosciuta che è il ritrovo di tutte le capre che (noi pensiamo) siano le sue fidanzatine.

Ore 07.30 : Un gruppo si avventura verso cala Sabina. Qualcuno crede di essere Indiana Jones all'Asinara e, in maniera vergognosa, si avventura in scarpe da tennis leggere. Un novello Toro Seduto, Pietro Marongiu, che Michele Cossu ci dice capo della tribù Hunkpapa, sdraiato in una roccia di fronte al mare, inneggia un rito propiziatorio in favore alla risoluzione della nostra vertenza. Manitou, siamo sicuri, prenderà atto delle sue richieste e censurerà naturalmente i suoi improperi.

Ore 09.00 : Cara zia Pietrina Fancellu in Desole... non si preoccupi, Pietro e Quirico dal giorno dell'equivoco, vanno d'amore e d'accordo. Sono sempre insieme e sembrano 2 scolaretti.

Ore 10.00 : Nuovi arrivi a Cala Reale. Gianni Nieddu, novello caronte, va a prendere i nuovi dannati e li porta in carcere. Sono 5. Hanno l'entusiasmo dei neofiti.

Ore 11.00 : Viene a visitarci Giuseppe Grieco, prosindaco in pectore dell'Asinara, cioè uomo tutto fare dell'Ente parco. Si informa se c'è qualcosa di cui abbiamo bisogno. Questo avviene tutte le mattine. E' in collegamento diretto con la sede amministrativa del parco, e soprattutto è a stretto contatto con la sede operativa dell'Ente guidata, tecnicamente, in maniera magistrale dalll'ingegner Pier Paolo Congiatu. Pensiamo, al compito proibitivo che hanno questi uomini che cercano di gestire nella maniera migliore questo grande territorio, e meriterebbero un miglior supporto. Ad ogni modo ringraziamo tutto lo staff dell'Ente parco.

Ore 12.30 Discussione con l'Ente foreste sulla nostra vertenza.Sono tutti barbaricini. Apprezziamo la loro saggezza e determinazione espressa in poche, semplici parole, che rimangono scolpite nelle nostre menti, come un'opera di Enrico Mereu, lo scultore dell'isola.

Ore 13.30 : Pranzo. In chiusura ringraziamo quella santa, perchè lo sopporta, moglie di Pietro Marongiu, che ci ha mandato una torta di mele. Quest'opera d'arte avrebbe meritato un primo premio di una giuria culinaria mondiale. Ringraziamo Margherita per aver fatto passare qualche minuto d'estasi alle nostre papille gustative.

Ore 14.30 : Finalmente! Una grandiosa notizia: Gli operai dell'Alcoa si stanno organizzando per venirci a trovare. Pensiamo che finalmente sia giunta l'ora dell'unione delle lotte operaie di tutta la sardegna. Visto che ci sono i pastori e altri lavoratori dell'isola, pensiamo che sia arrivata la riscossa dell'intera classe lavoratrice. Forse è un illusione o un sogno, ma i sogni aiutano a vivere meglio e a volte si avverano, e non è una frase di Marzullo.

Ore 14.45 Andrea Spanu, il nostro eroe di internet, che ci permette di comunicare col mondo esterno, ci fa vedere le sue meraviglie che ha immortalato anche stamattina sull'isola. E' anche,e soprattutto, un grande fotografo, anche se lo avevamo già scritto. Riesce con le sue istantanee a descrivere le nostre sensazioni e i nostri stati d'animo di fronte a queste bellezze della natura.

Ore 16.00 Escursione pomeridiana nell'isola. Conosciuto il falco pellegrino ribattezzato da noi "Lama", famosissimo sindacalista degli anni '70 '80, non perchè fosse un vero falco, ma perchè come questo volatile difendeva gli operai come la madre difende i suoi falchetti.

Ore 18.30 Chiacchierata con l'amico Arturo, caposquadra dell'Ente foreste ma soprattutto capo spirituale di 15 lavoratori barbaricini, già da noi menzionati come "angeli", che stanno facendo un servizio prezioso sull'isola. Non parla molto ma ciò che dice sono parole fondate come le radici di una quercia ancorate al terreno. Del resto intenderci non è difficile. Parlando con loro sentiamo nei nostri cuori l'unione fra il mondo operaio industriale e quello duro delle campagne.

Ore 19.00 E' ormai buio. Un'altra giornata volge ormai al termine. Riflettiamo su quanto arriva dal mondo esterno. Qualcuno, sicuramente una minoranza insignificante, pensa che noi siamo in villeggiatura...noi siamo abituati a farci le vacanze,anzi...eravamo abituati, con le nostre famiglie che ci mancano tremendamente. Sappiano quei poveri ignoranti che il fatto che le nostre pene siano appena alleviate dalla bellezza della natura che ci circonda, non ci fa dimenticare la situazione in cui siamo. Comunque salutiamo anche loro.

2 commenti:

  1. NON CERCARE DI DISCUTERE CON UNO STUPIDO, TI PORTEREBBE AL SUO LIVELLO E TI BATTEREBBE CON L'ESPERIENZA!
    parecchi italiani del sud emigrati qua a Siviglia sono con voi ragazzi!!!forza e coraggio!
    chiara curreli.

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