lunedì 1 marzo 2010

Diario dell'Isola dei cassa integrati

26 Febbraio 2010

Ore 07.00 : Sveglia e passeggiata mattutina dopo il caffè.

Ore 09.00 : Abbiamo fatto i turni per dormire nelle celle del carcere di cala d'oliva. Ci dormiremo in 8 divisi in 4 celle. Gli altri dormiranno nell'ostello della gioventù poco distante.

Ore 10.00 : Visita gradita di 3 asinelli di cui uno bianco, uno solo di loro ma non quello bianco, si è fatto accarezzare; gli altri 2 scorbutici li abbiamo ribattezzati col nome di Paolo,(come Scaroni),l'altro Fiorenzo,(come Sartor).

Ore 10.30 : Visita dei segretari provinciali dei chimici,assieme a qualche giornalista. Interviste di rito per altro fatte in modo molto cordiale.

Ore 11.30 : Si avverte aria di smobilitazione dell'isola. E' Venerdì e l'isola nel fine settimana si spopola. In particolar modo ci dispiace che lascino l'isola anche gli angeli barbaricini che ci hanno accolto e deliziato come solo loro sanno fare. Ringraziamo tutti gli altri operatori dell'isola: parco,cooperative,Veronica Emilia e Marcella e tutte le loro colleghe. Abbiamo la sensazione che rimarremo soli. In lontananza ogni tanto si sente un raglio d'asino disperato, non sappiamo con sicurezza perchè raglia così forte, ma immaginiamo il perchè...

ore 12.00 : C'è molto vento, cerchiamo di ripararci il più possibile. Dalla collina di cala d'oliva osserviamo il paesaggio, il mare blu increspato, e la vegetazione in particolare. Tutto sommato pensiamo di essere dei privilegiati per osservare un panorama così magico. Pensiamo anche ai detenuti che alloggiavano nelle celle e ai loro pensieri quando il maestrale penetrava dalle fessure. Pensiamo anche ai rumori di quell'ora, forse una delle preferite in quanto era l'ora di pranzo.

Ore 13.00 : Ci prepariamo per il pranzo. La direzione è affidata al veterano Pietro Marongiu, che tiranneggia anche in una cucina di fortuna. Mangiamo pennette con sugo di salsiccia particolarmente gradita alla giornalista, di nome Valchiria.

Ore 14.30 : Panico perchè manca un mezzo per accompagnare i 3 segretari e i giornalisti a Cala Reale. Con mezzi di fortuna riescono ad andare all'approdo; il problema dell'isolamento totale rimane.

Ore 15.30 : Grazie alle "conoscenze" politiche di Argentino Tellini, riusciamo ad ottenere solo per il fine settimana una Jeep defender, da un amico. La useremo solo ed esclusivamente per le emergenze.

Ore 16.00 : passeggiata ecologica guidata dal nostro grande fotografo di fiducia Andrea Spanu che ha immortalato innumerevoli meraviglie di questa natura incontaminata.

Ore 16.15 : A qualcuno viene in mente,ma in realtà non ce lo siamo mai dimenticati, della nostra attuale condizione. Il pensiero unanime è continuare nella lotta sperando che il nostro messaggio venga finalmente colto da chi di dovere.

Ore 16.30 : Familiarizziamo con una famigliola di pernici che ci saltella tranquillamente a una decina di metri. Un altro gruppo si è avventurato verso Punta Scorno e hanno fatto amicizia con un gruppo di asinelli simpatici,meno scontrosi di quelli della mattina.

Ore 17.30 : Si rientra alla base: riunione per decidere le nominations dell'isola dei cassa integrati. All'unanimità le nominations sono quelle di 2 "illustri" assenti: Paolo Scaroni amministratore delegato ENI, e Fiorenzo Sartor già nominato "salvatore della chimica", per poi farla fallire dopo 20 giorni. Decideranno i lettori chi mandare a casa (potrebbero mandarli anche da un'altra parte).

Ore 18.30 : I disperati dell'isola si apprestano a rientrare nelle loro celle, per raccogliere le idee fare il punto della situazione, parlare con i loro cari e preparare nuove strategie.

Ore 18.50 : Soccorsa gazza ferita, non sapendo cosa fare la ricoveriamo in una scatola di cartone cercando di arieggiare il più possibile e mettendole qualcosina da mangiare. Ci sembra molto spaventata. Domani informeremo la forestale.

Ore 19.00 : Iniziamo a preparare la cena e salutiamo tutti i lettori.

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